Dal diario di viaggio di Cwash
13 luglio 2021
Bene bene, dove eravamo rimasti?
Certo! Vi stavo raccontando della mia nascita e di come sono diventato il Cwash che sono oggi...incredibile e bellissimo, modestia a parte. :-)
Facciamo un passo indietro.
Dicembre 2018
Francesco e Simone, quasi per caso, parlano con un team di esperti in ambito odontoiatrico: dalla chiacchierata scoprono che quasi nessuno tra di voi si lava realmente i denti almeno tre volte al giorno, soprattutto quando siete in viaggio o fuori casa.
Strano, vero? Eppure lavarsi i denti è un gesto così semplice e veloce...ci vogliono solo 2 minuti.
La leggenda narra che dopo questo incontro, Simone e Francesco ci abbiano ragionato a lungo e che alla fine si siano detti "perché non pensare fuori dagli schemi? Perché non realizzare un device che sia utilizzabile da chi effettivamente ha difficoltà fisiche e non può lavarsi i denti ogni volta che vuole, ma deve sempre aspettare l’aiuto di qualcun altro?”
Francesco e Simone, amici prima e soci poi, stavano già lavorando a dei dispositivi innovativi per migliorare la vita di disabili e allettati - i famosi lavatesta di Plus Biomedicals...li conoscete vero?! - e così si sono messi subito all’opera con un chiaro obiettivo in mente.
Già sapevano che realizzarmi non sarebbe stato semplice anche perchè volevano che io fossi per-fet-to! Ma le sfide non li hanno mai spaventati e hanno deciso di far salire a bordo anche Enrico Rodella, amico di vecchia data oltre che un'eccellente e brillante ingegnere dell’automazione. Il dream team era pronto per sedersi a tavolino e iniziare a disegnarmi per la primissima volta.
Avete mai avuto la fortuna di vedere qualcosa prendere forma? Vi assicuro che assistere a questo processo è un’esperienza unica!
Come quando un ceramista lavora su un pezzo grezzo di creta fino a trasformarlo in un vaso unico.
Così è stato per me. Il primo bozzetto era grezzo, ma ci sono davvero molto affezionato.
Ho perso il conto dei disegni che hanno fatto, è stato un processo lungo e non semplice. Dovevano tenere conto di alcuni fattori fondamentali: nell’ordine sarei dovuto essere ergonomico, piccolo, facile da tenere in mano e... sexy, ovviamente! In pratica, la tredicesima fatica di Ercole.
Ecco perché da quella prima bozza sono cambiato molto.
Ci sono voluti molti mesi di lavoro, da dicembre 2018 a febbraio 2019 prima di avere uno dei primi disegni completo accompagnato dagli studi sulla mia forma e sui miei preziosi circuiti elettrici.
A quel punto, i tempi erano maturi per iniziare a guardarsi intorno per capire quali altri “cugini e parentele varie” avevo sparsi per il mondo. L’idea era capire quali tratti somatici avevamo in comune e quali no. E la cosa interessante è proprio qui: tutti abbiamo in comune il fatto che ci potete usare per lavare i denti, ma solo io - ve lo ripeto, io solo soltanto - sarei stato abile abbastanza da permettervi di farlo senza acqua e dentifricio!!
Forte, vero?
E la cosa più bella è che grazie a questa mia super caratteristica potevo davvero aiutare persone con ridotta capacità motoria o con disabilità a essere autonomi. Questa è in assoluto la cosa di cui vado più fiero!
Ci pensate cosa può voler dire, non dover più chiedere a qualcun altro di lavarti i denti? Oppure semplificare il lavoro di caregivers e assistenti e allo stesso tempo rendere il gesto di lavarsi i denti di nuovo qualcosa di intimo e personale?
Onestamente, una vera rivoluzione.
E così, ridendo e scherzando, tra un disegno e l’altro arriviamo a fine 2019 quando finalmente vengo stampato per la prima volta. Che emozione per tutti avere in mano il primo prototipo!!
Bene, direte voi, ci siamo, è fatta!
E invece, non ancora...ci sarebbero voluti ancora alcuni mesi di lavoro prima di arrivare ad oggi.
Ma ora sono un po’ stanchino, voi no?
Mi fermo qui per oggi...voglio tenervi sulle spine ancora un po’, ma vi lascio con una domanda: secondo voi, com’è andata?
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